Le Opere

1958-1967

Torsi (legno, bronzo, cemento)

“Il riferimento è qui ai Torsi e Torsetti che si moltiplicano in un periodo di grande fecondità, veramente stupendi, visti, credo, per la prima volta a Milano da Lorenzelli nel 1962. Difficile andare oltre questo dissesto anatomico immemore di ogni canone. Più difficile ancora, far sentire con più penetrante partecipazione, oltre ogni compiacenza ed esito psicologico, il tormento e l’esaltazione dell’esistere. Si guardino i gesti: i mille segni dei gesti che s’imprimono nel legno e ne trasformano la natura. Il rilievo non è mai tale da creare volume, ma sulle tavole le strutture primarie si delineano con nettezza, tese e vibranti. L’equilibrio tra la veemenza, il raptus, si vorrebbe dire, e la limpida percezione, il dominio della dinamica delle forme, è perfetto. Tutta la compagine plastica lo rivela sia nelle ampie movenze e ondosità, sia nell’infinito fremito della luce che scorre sulle calibratissime textures”.

(P.C. Santini, 1988)