Le Opere

1960-1966

Torsi di Cristo – Calvari

“I suoi Calvari hanno una cadenza lenta e rarefatta, le croci si levano in una solitudine spoglia, i corpi crocifissi lievitano sulla superficie o vi si definiscono con più drastico intaglio. Ma, come ho detto, il sentimento che ne deriva è un sentimento dolente, di abbandono e di prostrazione. Tavernari non è un artista che ami le dispute e l’apparente vivacità di certe manifestazioni artistiche a cui ci ha abituati tanta cronaca figurativa da qualche anno a questa parte. Il suo lavoro si svolge serio, meditato, solitario. Ed è un lavoro costante, insistito, senza smanie. Di questo lavoro i Calvari sono appunto l’ultimo frutto, e direi il più maturo”.

(M. De Micheli, 1966)