L’Archivio è un lascito dello scultore Vittorio Tavernari alla moglie Piera ed ai figli Carla e Giovanni. Dopo la morte di Piera avvenuta nel 2006, Carla si è occupata della gestione e delle attività dell’archivio stesso fino al 2025, anno della sua morte.
Nel 2024 l’Archivio, poiché ritenuto di interesse nazionale, è stato acquisito dal Museo MA*GA di Gallarate grazie a un finanziamento della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del bando PAC 2022-2023 Piano per l’Arte Contemporanea.
Consistenza numerica del materiale dell’archivio
567 sculture inserite nel catalogo generale informatizzato (al 2022)
1.600 foto cartacee tra sculture, disegni, mostre, ritratti, ambienti dell’artista (vecchio e nuovo studio), opere esposte alla Biennale di Venezia
148 lastre fotografiche in vetro (nelle confezioni originali)
42 cliché di stampa
177 epistole manoscritte e corrispondenza varia
1.196 unità del fondo librario composto da libri d’arte, riviste d’arte, cataloghi di mostre personali, cataloghi di mostre collettive, volumi di vario genere con dedica autografa
1 regesto informatizzato degli articoli di stampa sulla attività artistica di Tavernari dal 1938 ad 2022, realizzato nell’ambito della manifestazione ARCHIVIFUTURI promossa dal MA*GA
4 Tesi di laurea
Né il Museo né gli eredi forniscono la valutazione delle opere.
Per la consultazione della documentazione cartacea dell’archivio è necessario inoltrare specifica richiesta al Museo MA*GA che ne è l’attuale proprietario: archivi@museomaga.it
Per l’autentica delle opere di Vittorio Tavernari rivolgersi all’erede Giovanni Tavernari (avv.giovanni.tavernari@gmail.com)